V Corpo d'armata italiano | |
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Stemma araldico del 5º Corpo d'armata | |
Descrizione generale | |
Attiva | 1º maggio 1952 – 1º ottobre 1997 |
Nazione | Italia |
Servizio | Esercito italiano |
Tipo | Corpo d'armata |
Guarnigione/QG | Vittorio Veneto, Palazzo Piccin e caserma Enrico Gotti |
Motto | In una fede, in un valore, in un amore |
Parte di | |
Reparti dipendenti | |
1975-1986: Divisione corazzata "Ariete" Divisione meccanizzata "Mantova" Divisione meccanizzata "Folgore" 3ª Brigata missili "Aquileia" Supporti di Corpo d'armata | |
Comandanti | |
Degni di nota | Raffaele Cadorna Luigi Capello |
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Il V Corpo d'armata fu una grande unità militare dell'Esercito Italiano, con il quartier generale a Vittorio Veneto nel Palazzo Piccin e i suoi reparti schierati in Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia. Il Comando era retto da un generale di corpo d'armata. Attivo dal 1952 al 1997 e forte di tre divisioni, due meccanizzate e una corazzata, di una brigata missili, più vari supporti tattici, il compito che gli era stato affidato istituzionalmente era quello di contribuire durante il periodo della guerra fredda, con i reparti alle sue dipendenze e il supporto del III Corpo d'armata di Milano e del 4º Corpo d'armata alpino di Bolzano, alla difesa del nord Italia contro un'ipotetica invasione ad est da parte del Patto di Varsavia. Nel 1997 prende il nome di 1º Comando delle Forze di Difesa, per poi confluire nel 2013 nel Comando Forze di Difesa Interregionale Nord.[1]